Pubblicato il libro “Digilosofia” scritto dal giornalista Gigi Beltrame

luglio 13, 2019

Scritto dal giornalista e tecnologo Gigi Beltrame, il libro “Digilosofia” percorre aspetti ancora scarsamente considerati dell’attuale scenario che vede il diffondersi a largo raggio della trasformazione digitale. Il termine “Digilosofia” non è soltanto una provocazione linguistica, è anche un vero e proprio concetto relativo al cambiamento in atto.

In particolare, la “Digilosofia”, come sottolineato dall’autore, serve per iniziare ad apprendere la grammatica del digitale, necessaria per capire il funzionamento del nuovo mondo che, in concreto, tutti noi stiamo contribuendo a costruire. Ed è proprio in tale contesto che conoscere le basi, benché non dal punto di vista tecnico, permette di sviluppare uno sguardo e un approccio di tipo critico.

Nelle prime pagine del libro, il lettore nota subito la frase: “Se accelera la trasformazione digitale, deve accelerare la trasformazione culturale del Paese. Non dobbiamo capire il tema dell’Impresa 4.0, ma come stiamo modellando il futuro, perché il futuro è determinato dalle tecnologie che usiamo e useremo, ma l’umanità non ha mai avuto a disposizione degli strumenti così precisi per predire ciò di cui avremo bisogno domani”.

Il libro “Digilosofia”, con la prefazione di Mario Levratto e la postfazione di Claudio Gandolfo, è stato scritto con l’intento di raccontare la trasformazione in corso nel mondo business che, spesso, trae origine direttamente dai comportamenti dei consumatori, dalle informazioni che si hanno a disposizione e dalla possibilità di essere costantemente connessi, con l’obiettivo di spiegare i processi in atto, le tecnologie e i fattori abilitanti anche ai manager, agli imprenditori e alle persone che non sono propriamente esperte di tali argomenti.

L’idea del libro non consiste nel guidare i lettori “nel meraviglioso mondo della tecnologia”, ma di aiutarli ad avere una visione d’insieme delle opportunità e, pertanto, di contribuire a formare uno sguardo critico anche sui rischi verso i quali si sta innegabilmente andando incontro.

Nel libro, sono riportate le interviste effettuate da Gigi Beltrame a: Luisa Arienti (SAP), Luca Attias (Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale), Michele Balbi (Teorema Engineering), Giuliano Busetto (ANIE), Alberto Calcagno (Fastweb), Silvia Candiani (Microsoft), Tino Canegrati (HP), Enrico Cereda (IBM), Roberta Cocco (Comune di Milano), Luca Colombo (Facebook), Mario Derba (Citrix), Dionigi Faccenda (OVH), Marco Fanizzi (Dell Emc), Fabio Fregi (Google), Marco Icardi (SAS), Roberto Liscia (Netcomm e Federazione Digitale), Mariangela Marseglia (Amazon), Carlo Noseda (IAB), Andrea Pontremoli (Dallara), Agostino Santoni (Cisco), Fabio Spoletini (Oracle) e Pierpaolo Taliento (Midis Group).

Per l’autore, è necessario non confondere l’innovazione con la digitalizzazione, perché ciò rischia di indurci a commettere un errore strategico, dal momento che il digitale non può esistere a prescindere dall’innovazione, anche se è vero che l’innovazione esiste ed è esistita anche prima dell’avvento del digitale.

Marco Mancinelli
PressWeb Editor
pressweb@teletu.it


La Passione per il Delitto 2017: scrittura noir ancora alla ribalta

ottobre 13, 2017

Oltre trenta ospiti in due giorni, tra scrittori, giornalisti, saggisti. Una carrellata intensa di autori e libri di genere usciti nell’ultimo anno, affiancati da mostre, spettacoli musicali, concorsi e incursioni culinarie:

giunto con successo alla sua 16esima edizione, torna anche quest’anno il festival di narrativa gialla e noir La Passione per il Delitto offrendo al suo folto pubblico di appassionati un fine settimana (Sabato 14 e Domenica 15 Ottobre) di incontri letterari, concorsi, cucina in giallo e musica all’insegna della contaminazione dei generi, all’interno del Centro Espositivo e Congressuale Lariofiere di Erba, in provincia di Como.

Il Festival, organizzato dalla giornalista Paola Pioppi, si conferma come una delle manifestazioni dedicate alla narrativa di genere più longeve in Italia, la cui prima edizione risale al 2002. Per raccontarlo in numeri, 580 sono gli ospiti che hanno presenziato nelle quindici edizioni passate, oltre 50.000 le presenze di pubblico, 250 incontri complessivi con autori italiani e stranieri, 60 laboratori per bambini, 15 mostre d’arte con più di 100 artisti coinvolti. Una storia importante che testimonia l’interesse, ancora forte, per il genere letterario noir e poliziesco che richiama ogni anno numerosi appassionati.

Il programma dell’edizione 2017 è ricco di proposte narrative delle più note case editrici italiane ma anche di piccole ed esordienti, capaci di proporre al mercato e ai lettori nuove voci inedite e interessanti. L’edizione 2017, in particolare, è particolarmente ricca di ospiti e di presentazioni.

Il Festival, oltre ai consueti incontri con gli autori più interessanti della narrativa di genere italiana propone, quest’anno, due curiosi concorsi: “Poesie dorsali gialle e noir” e “Selfie alla Passione. Io e il mio libro su Instagram”. Al primo concorso è possibile partecipare creando una propria composizione che utilizzi libri di genere: gialli, noir o thriller impilati fino a formare, attraverso i loro titoli (8 al massimo) una brevissima trama. Questa è la poesia dorsale, che nasce dai dorsi dei libri e non dai titoli. Le poesie saranno votate da una giuria di scrittori e giornalisti e i primi tre classificati saranno premiati in diretta durante il festival ottenendo un attestato e buoni per l’acquisto di libri.

Per partecipare, invece, al secondo concorso proposto “Selfie alla Passione” prevede di scattare un selfie con il libro del festival che più è piaciuto. Sarà, infatti, allestita una postazione dove il pubblico potrà scattare i selfie da postare il giorno stesso su Instagram con hastag #passionedelitto2017selfie. La foto che otterrà il maggior numero di like nella settimana successiva, sarà proclamata vincitrice il 22 ottobre e avrà in premio un buono per l’acquisto di libri.

Entrando nel vivo del festival, l’edizione 2017 si apre Sabato 14 Ottobre alle ore 14.00 con Elisa Pazè, magistrato e sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Torino, che presenta il saggio “Giustizia Roba da ricchi” edito da Laterza. L’incontro è moderato dall’avvocato Roberto Rallo e dal giornalista Mauro Migliavada. Segue alle ore 16.00 l’incontro con lo scrittore Gioacchino Criaco che presenta il libro “Anime Nere” (Rubettino) da cui è stato tratto il premiatissimo film di Francesco Nunzi, Anime Nere. L’incontro è moderato dai giornalisti Piero Colaprico e Paolo Moretti.

Entrambi gli incontri sono validi per l’ottenimento dei crediti formativi obbligatori per i giornalisti.

Alle 18.15, proiezione di “Anime Nere”. Il film, che racconta le vicende di una famiglia collusa con la ‘ndrangheta, ha partecipato alla 71esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nel concorso ufficiale e ottenuto 9 David di Donatello nel 2015, tra i quali quelli per il miglior film, miglior regista, migliore sceneggiatura e colonna sonora.

La giornata di domenica 15 ottobre si apre alle ore 13.30 con l’incontro a quattro voci di Nicola Verde con “Il vangelo del boia” (Newton Compton), Emilio Martini “Invito a Capri con delitto” (Corbaccio), Paolo Pedote “I bambini di Escher” (Todaro), Alex Boschetti “Un interminabile inverno” (Alpha &Beta). Modera Antonella Bavetta. Durante l’incontro sarà servito al pubblico un piatto caldo rigorosamente in giallo.

Alle 14.30, segue il dialogo, moderato da Giorgio Bardaglio, tra: Paolo Moretti “Una crepa nel muro” (goWare), Vittorio Nessi “Due lune sono troppe” (Piazza), Daniele Bresciani “Nessuna notizia dello scrittore scomparso” (Garzanti).

Alle 15.30, salgono sul palco Piernicola Silvis “Formicae” (Sem), Gianni Morelli “Rosso Avana” (Adv), Valerio Varesi “Il commissario Soneri e la legge del Corano” (Frassinelli), Bruno Morchio “Un piede in due scarpe” (Rizzoli). Modera l’incontro Cecilia Scerbanenco.

Alle 16.30, l’incontro con merenda avrà ospiti Alessandro Perissinotto “Quello che l’acqua nasconde” (Piemme), Cristina Rava “L’ultima sonata. Un’indagine di Adelia Spinola” (Garzanti), Alice Basso “Non ditelo allo scrittore” (Garzanti). Modera Nicoletta Sipos.

La fitta giornata di incontri prosegue alle 17.30 con un nuovo dialogo a quattro voci, moderato da Marco Proserpio, tra Roberto Centazzo “Squadra speciale minestrina in brodo. Operazione Portofino” (Tea), Flavio Santi “L’estate non perdona” (Mondadori), Emiliano Bezzon “Il manoscritto scomparso di Siddartha” (Robin), Marina Visentin “La donna della pioggia” (Piemme).

L’ultimo incontro letterario della giornata, alle 18.30 con aperitivo, è con Elisabetta Bucciarelli “Chi ha bisogno di te” (Skira), Rosa Teruzzi “La fioraia del Giambellino” (Sonzogno), Simona Giacomelli e Monica Stefinlongo, due delle sette autrici dell’antologia “L’uomo nero. Stereotipi maschili raccontati dalle donne” (Caracò). Modera Manuela Lozza.

La sedicesima edizione del festival si chiude alle 19.30 con lo spettacolo musicale di Clarionet Ensemble dal titolo “Wolfgang Amadeus Mozart, una morte misteriosa?”. La morte di Mozart è un momento misterioso, al quale hanno dato attenzione studiosi e appassionati, musicisti e cineasti. Alexandr Puskin ha dedicato agli ultimi momenti della vita di Mozart un micro dramma con due personaggi, Mozart e Salieri. Proprio da questa pièce prende le mosse la serata musicale che, attraverso le letture di documenti originali e ascolti musicali con il Clarionet Ensemble, cercherà di dar conto del noir che accompagna la fine di uno dei più grandi geni della storia dell’umanità.

Alle ore 20.30, risotto giallo e brindisi per tutti con la chef (anzi, come ama definirsi lei stessa, “cuochessa”) Federica Camperi – Incomincia per C.

Imperdibili sono anche le mostre di Gianluca Bucci e Fabrizio Galli:
Gianluca Bucci, “Fiori Neri”
Le fotografie di Fiori Neri, certamente oniriche, ritraggono una Natura non “bella”, accogliente, rassicurante, ma, anzi, a tratti un po’ inquietante. Dove la bellezza è nelle forme, ma non nel suggerito. Dove ci sono fiori e piante, ma anche erbacce, natura morta e cupi paesaggi. Dove il mondo vegetale (con le sue spine affilate, i rami che si protendono minacciosi, le piante simil-carnivore) può apparire assai più ostile di quello urbano. Con questa serie di immagini, Gianluca Bucci ha cercato di indagare il rapporto sempre presente in fotografia tra realtà e trasfigurazione della stessa da parte della macchina fotografica. Quando guardiamo una foto abbiamo sempre presente il rapporto di impronta che la lega all’oggetto fotografato, ma invariabilmente assistiamo anche a uno slittamento di significato: il soggetto fotografato spesso rimanda a qualcos’altro.
Fabrizio Galli, “Luoghi di Lettura”
I libri protagonisti della sedicesima edizione del festival sono stati fotografati da Fabrizio Galli sugli sfondi naturali più suggestivi del territorio, ideali luoghi di lettura in cui appartarsi alla ricerca di quella tranquillità sempre tanto ambita dal lettore.

Il festival di quest’anno, per contenuti, autori e momenti speciali, si preannuncia un’occasione davvero particolare in cui poter approfondire importanti aspetti del mondo della scrittura: sempre più spesso, la letteratura noir, come la stessa Passione per il Delitto ha più volte evidenziato nel corso degli anni, trae ispirazione dalla cronaca e dalle dinamiche della società contemporanea, arricchendo il senso stesso e profondo del racconto.

 

Informazioni:
www.lapassioneperildelitto.it

 

Marco Mancinelli
PressWeb Editor
pressweb@teletu.it


Safer Internet Day: la campagna Unieuro contro il cyberbullismo

febbraio 7, 2017

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Nell’ampio panorama delle nuove tecnologie digitali, oltre ai tanti aspetti di sicuro valore sia per i privati cittadini che per gli operatori economici, nel corso degli ultimi anni e in particolare transitando sia per i canali dei social networks che per l’applicazione di messaggistica WhatsApp, è andato via via crescendo un fenomeno deteriore e dai contorni spesso criminali: il cyberbullismo.

Non di rado, la cronaca giornalistica ci ha spesso raccontato storie di vessazioni, umiliazioni e prevaricazioni che hanno colpito duramente un cospicuo numero di giovani e di giovanissimi. In alcuni casi, questo uso incivile e delinquenziale (perché è di questo che si tratta) delle nuove tecnologie digitali ha spinto addirittura alcuni giovanissimi all’estremo gesto del suicidio.

Davanti a una situazione sempre più grave e che tende a minare nel profondo ciò che dovrebbe sempre essere non soltanto l’so corretto dei mezzi di comunicazione, ma anche la base di una convivenza civile, è cresciuta la sensibilità collettiva nei confronti di tale fenomeno: rispetto a pochissimi anni fa, scuola, famiglie e istituzioni hanno iniziato a osservare con maggiore attenzione ciò che accade e che potrebbe accadere di nocivo a causa del bullismo che colpisce attraverso il mondo digitale.

Proprio oggi, 7 Febbraio 2017, in occasione del Safer Internet Day, la giornata mondiale dedicata alla sicurezza in rete (soprattutto, dei minori) che coinvolge oltre 100 Paesi in tutti i continenti, l’azienda di elettronica Unieuro, dimostrando un’ampia sensibilità sul versante sociale, ha ribadito il proprio impegno nella lotta contro il cyberbullismo e ha fatto il punto sul progetto “No Cyberbullismo”.

Il progetto, nato nel 2016, si è sviluppato attraverso una campagna informativa su tutti i punti vendita della catena che ha coinvolto anche gli oltre 4.000 collaboratori e con il tour #cuoriconnessi (nei teatri e nelle scuole) ha informato e sensibilizzato sul tema oltre 10.000 studenti di Forlì, Milano, Roma, Treviso, Senigallia, Firenze, L’Aquila, Torino, Cagliari, Verona, Como e Bologna.

In questo scenario, il docufilm #cuoriconnessi, in modo particolare, fa parte dell‘importante campagna di sensibilizzazione contro questo fenomeno che l’insegna promuove in collaborazione con la Polizia di Stato e che è stata presentata Domenica 5 Febbraio presso la Camera dei Deputati, alla presenza della Presidente della Camera Laura Boldrini e delle più alte cariche della stessa Polizia di Stato.

Si è trattato, nello specifico, come comunicato dall’ufficio stampa dell’azienda, di un momento istituzionale importante per l’insegna, che ha colto tale occasione per confermare il proseguo del tour anche nel 2017, con nuove tappe nelle principali città italiane, a partire dal prossimo mese di Marzo.

Giancarlo Nicosanti, Amministratore Delegato e Presidente di Unieuro, ha sottolineato: “Sono molto orgoglioso di aver ricevuto il ringraziamento della Presidente della Camera, Laura Boldrini, in occasione di questa importante giornata contro il cybercrime, per il nostro impegno a contrastare il cyberbullismo” e ha aggiunto “Come azienda, abbiamo il dovere di sensibilizzare i ragazzi ad utilizzare consapevolmente i dispositivi elettronici, quali computer, smartphone e tablet. Il nostro impegno va nella stessa direzione delle istituzioni e proseguiremo in questo importante progetto di responsabilità sociale”.

Durante il tour #cuoriconnessi, attraverso la proiezione del docufilm, vengono raccontate storie vere di vittime di questa particolare forma di violenza (dalle conseguenze a volte gravissime) al fine di offrire ai giovani un significativo e importante spunto di riflessione.

Flavia Rizza, protagonista di una delle storie del docufilm, ha raccontato: “Essere stata per 3 anni isolata da tutti per la mia voglia di studiare e per il mio aspetto fisico è stato terribile ed è doloroso ogni volta portare la mia testimonianza, ma ho la certezza che la mia storia può essere d’aiuto a tanti ragazzi che vivono situazioni simili. Ringrazio la Polizia di Stato e Unieuro che hanno reso possibile la realizzazione e la divulgazione di #cuoriconnessi“.

Per informazioni e contatti utili:
nocyberbullismo.it.

Per vedere il trailer del docufilm #cuoriconnessi:
https://www.youtube.com/watch?v=Yo4GmZIYjWE

 

Marco Mancinelli
PressWeb Editor
pressweb@teletu.it