Torna La Passione per il Delitto, il festival di narrativa poliziesca

ottobre 17, 2020

Torna il festival di narrativa poliziesca La Passione per il Delitto con un’edizione rinnovata nei contenuti e nelle sedi: accanto all’ottocentesca Villa Greppi, in cui la manifestazione è nata diciannove anni fa, quattro Comuni del territorio, che fanno parte del Consorzio Brianteo Villa Greppi, ospiteranno altrettanti incontri.

Una trentina di ospiti tra scrittori, giornalisti, saggisti, autori di libri di genere usciti nell’ultimo anno, per passare l’intera Domenica a Villa Greppi, con tanto di picnic giallo e noir.

Ideato da Paola Pioppi, il festival è realizzato grazie alla collaborazione tra l’associazione La Passione per il Delitto e il Consorzio Brianteo Villa Greppi, ente pubblico promotore di numerose rassegne culturali nel territorio della Brianza, proprietario della prestigiosa sede di Villa Greppi e finanziatore di un’edizione ancora più speciale – quest’anno – dato il momento storico non semplice che stiamo attraversando.

Il Festival si conferma una delle manifestazioni dedicate alla narrativa di genere più longeve in Italia, la cui prima edizione risale al 2002. Per raccontarlo in numeri, sono quasi 700 gli ospiti che hanno partecipato alle diciotto edizioni passate, oltre 70.000 le presenze di pubblico, 320 incontri complessivi con autori italiani e stranieri, 60 laboratori per bambini, 20 mostre d’arte con più di 150 artisti coinvolti. Una storia importante che testimonia l’interesse, ancora forte, per il genere letterario noir e poliziesco che richiama ogni anno numerosi appassionati.

Il programma dell’edizione 2020 è ricco di proposte narrative delle più note case editrici italiane ma anche di piccole o esordienti, capaci di presentare al mercato e ai lettori nuove voci inedite e interessanti.

Marta Comi, Presidente del Consorzio Brianteo Villa Greppi, sottolinea: “Villa Greppi non si è fermata durante il lockdown, garantendo la programmazione culturale in streaming – e oggi che abbiamo la possibilità di tornare a vivere la cultura in presenza abbiamo deciso di implementare le nostre produzioni culturali per offrire ancora più occasioni al pubblico. Con La Passione per il delitto 2020 aumentiamo gli incontri con gli autori, li distribuiamo anche nelle giornate successive e nelle sedi dei nostri Comuni e programmiamo una diretta online per l’intera giornata di domenica, per permettere a tutti coloro che vogliono vivere il festival di poterlo fare senza le limitazioni di capienza, che dovremo rispettare, dell’Antico Granaio di Villa Greppi. Vi aspettiamo dunque in sede o sulla nostra pagina Facebook: una nuova modalità di fruizione con cui Villa Greppi moltiplica la cultura e la fa arrivare a tutti”.

Paola Pioppi, ideatrice e curatrice del festival, dichiara: “È una grande soddisfazione poter presentare questa edizione 2020 del festival, organizzata con difficoltà e scendendo a compromessi con qualche rinuncia dei contenuti collaterali, ma che nonostante tutto non ha perso la sua identità, e l’ottima qualità degli ospiti che hanno accettato l’invito ad essere presenti”

Entrando nel vivo del festival, la giornata di Domenica 18 Ottobre vede sul palco il susseguirsi di incontri (dalle 11.30 alle 18.30) con gli autori di genere (oltre venti) più celebri su territorio nazionale.

Il primo incontro a tre voci alle ore 11.30 è con Piero Colaprico che presenta “Anello di piombo” (Mondadori), Mario Consani con “Piazza Fontana per chi non c’era” (Nutrimenti) e Umberto Montin con “A muso duro” (Robin). Modera Manuela Lozza. Segue, alle 12.30, l’incontro con Bruno Morchio “Dove crollano i sogni” (Rizzoli), Rosa Teruzzi “La memoria del lago” (Sonzogno), Franco Pulcini “Delitto al Conservatorio” (Marcos y Marcos). Modera Katia Trinca Colonel.

Dopo la pausa pranzo addolcita da sacchetti picnic con cibo giallo e noir preparati da Charlie Cafe, alle 14.30 salgono sul palco Paola Barbato che presenta “Vengo a prenderti” (Piemme), Alessandro Perissinotto con “La congregazione” (Mondadori), Romano De Marco “Il cacciatore di anime” (Piemme). Modera Nicoletta Sipos. Alle 15.30 conversano con Marco Proserpio gli autori Daniele Bresciani “Anime trasparenti” (Garzanti), Andrea Fazioli “Il commissario e la badante” (Guanda), Matteo Lunardini “Al Giambellino non si uccide” (Piemme). Alle 16.30 con Franca Villa dialogano Filippo VenturiGli spaghetti alla bolognese non esistono” (Mondadori), Antonio Paolacci e Paola Ronco “Il punto di vista di Dio” (Piemme), Enrico CamanniUna coperta di neve” (Mondadori). Segue alle 17.30 la conversazione condotta da Elisabetta Bucciarelli, con Emilio Martini (pseudonimo delle sorelle Elena e Michela e Martignoni) “Il caso Mariuz” (Corbaccio) e Sara Kim Fattorini “Delitto ad arte” (Sem). L’ultimo incontro della ricca giornata letteraria vede sul palco, alle 18.30, l’anatomopatologa forense Cristina Cattaneo intervistata da Paola Pioppi.

I successivi incontri, nell’arco della settimana, avverranno alle ore 21 di Martedì 20 Ottobre a Triuggio nella Sala Consiliare di Via Vittorio Veneto, con Enrico Fovanna “L’arte sconosciuta del volo” (Giunti) intervistato da Mario Consani. Segue, Mercoledì 21 Ottobre alle ore 21.00 a Briosco nella Sala Consiliare del Comune, via Roma 4, l’incontro a due voci tra Serena Uccello “La nostra casa felice” (Giulio Perrone) e Gioacchino Criaco “L’ultimo drago di Aspromonte” (Rizzoli). Modera Alessandro De Lisi. Giovedì 22 Ottobre a Nibionno nel Salone di Piazza Chiesa Franco Vanni con “La regola del lupo” (Baldini + Castoldi) dialogherà con Carmen Legnante. Chiude la diciannovesima edizione del festival, Sabato 24 Ottobre alle ore 18.00 a Correzzana nel Centro Polifunzionale di Via Leonardo da Vinci 6, l’incontro con Valerio Varesi con il suo ultimo romanzo “L’ora buca” (Frassinelli), appena uscito nelle librerie, intervistato da Mauro Cereda.

Per seguire gli incontri non è necessaria la prenotazione: l’accesso sarà consentito fino a esaurimento dei posti disponibili, in osservanza del distanziamento e delle normative sanitarie. La mascherina è obbligatoria.

Gli incontri di domenica 18 saranno, inoltre, trasmessi in diretta streaming tramite le pagine Facebook del Consorzio Brianteo Villa Greppi (@consorziobrianteovillagreppi) e de La Passione per il Delitto (@passionedelitto).

www.lapassioneperildelitto.it

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Internazionale a Ferrara 2017: il racconto dei fatti contrapposto alle fake news

settembre 29, 2017

Oltre 250 ospiti provenienti da 40 paesi e da 4 continenti per 250 ore di programmazione e 130 incontri: sono questi i numeri del programma di Internazionale a Ferrara 2017.

Filo conduttore di questa edizione è la prospettiva intesa come lungimiranza e opportunità, una risposta ai moti xenofobi, ai populismi e ai nuovi protezionismi, sintomi di un affanno della politica a fare fronte ai grandi mutamenti sociali. Per tendere verso un’informazione corretta, per leggere gli eventi in corso senza paura, immaginando soluzioni rispettose dei diritti umani e per individuare modelli economici più inclusivi, serve la giusta distanza.

Anche nell’ambito dell’edizione 2017, di particolare interesse i workshop tenuti da giornalisti (tra i quali, David Randall), scrittori e fotoreporter.

“Anche quest’anno, la città di Ferrara si trasforma per un fine settimana nella più grande redazione al mondo”, ha dichiarato Giovanni De Mauro, Direttore di Internazionale, “Il mondo del nostro logo quest’anno ha un cannocchiale, per cercare una direzione, mettere in prospettiva le cose, guardarle dalla giusta distanza per vedere non solo crisi ma anche le possibili soluzioni”.

“A undici anni dalla sua prima edizione”, ha detto il Sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, “Internazionale a Ferrara è sempre più un tassello centrale della programmazione culturale della città di Ferrara. La città intera, oggi, è il palcoscenico del festival, che non occupa più solamente le piazze centrali ma anche una molteplicità di spazi all’interno della cinta muraria. Internazionale a Ferrara è sempre più un luogo di condivisione di un progetto di trasmissione ed allargamento delle possibilità di conoscenza culturale e civile”.

Grandi ospiti da tutto il mondo: da Angela Davis, femminista ed ex militante del partito comunista statunitense a John Lewis che nel 1963, insieme a Martin Luther King organizzò la grande marcia su Washington al termine della quale fu pronunciato il celebre discorso “I have a dream”. Appuntamento, come ogni anno, con giornalisti, scrittori e fotoreporter da ogni continente: dallo scrittore siriano Khaled Khalifa alla reporter colombiana Marta Ruiz, dall’inviato iracheno Gaith Abdul-Ahad all’attivista di origine eritrea Meron Estefanos, fino a Shane Bauer che, nell’anno del risveglio dei nazionalismi e del razzismo istituzionalizzato, sotto copertura si è infiltrato nei movimenti paramilitari di estrema destra americani. Emblematico l’incontro conclusivo del festival, intitolato “L’Età della rabbia” dal libro dello scrittore indiano Pankaj Mishra che dialogherà con lo statunitense Adam Shatz e lo studioso francese Olivier Roy. Si parlerà anche molto di Europa con l’ex ministro greco Varoufakis (Presidente della Vallonia), Paul Magnette e con Romano Prodi.

Con Medici Senza Frontiere si approfondirà l’importante lavoro svolto dall’ONG nella ricerca e salvataggio in mare dei migranti, un lavoro che negli ultimi mesi è stato messo sotto accusa da alcune forze politiche italiane, mentre l’accademica Iris Chyi analizzerà il futuro dei giornali di carta e la sociologa di origine egiziana Shereen El Feki racconterà la mutazione dei costumi sessuali nel mondo arabo dopo le rivolte. Dopo il grande successo dei loro video “Lettere dalla vagina”, pubblicati dal Guardian e tradotti sul sito di Internazionale, saranno a Ferrara le autrici Mona Chalabi e Mae Ryan. Con Guy Delisle, autore di Fuggire, sulla lunga prigionia in Cecenia di un collaboratore di Msf e Zerocalcare si parlerà della graphic novel come strumento per raccontare il presente.

“Sembra sia passato un secolo dalla scorsa edizione, invece è solo un anno”, ha commentato Chiara Nielsen, che dirige il festival con Luisa Cifolilli, “ma il quadro è molto più cupo: non abbiamo fatto in tempo a riprenderci dalla Brexit che è arrivato Trump, nel Mediterraneo abbiamo assistito a una svolta drammatica e l’Europa che, tra pulsioni razziste e populismo, sembra aver smarrito la strada, per questo il programma di quest’anno è declinato sulla prospettiva”.

Per François Dumont, direttore della comunicazione di Medici Senza Frontiere, “ancora una volta, partecipare al Festival di Internazionale ci dà modo di raccontare la nostra azione medico-umanitaria nel mondo, da Mosul alla Libia, dallo Yemen alla Nigeria, in un anno complesso sotto molti aspetti e che ci ha visti sotto attacco per la nostra azione di ricerca e soccorso nel Mar Mediterraneo. Di questo e molto altro parleremo con amici scrittori e giornalisti, portando l’esperienza diretta dei nostri operatori sul campo. E gli appuntamenti proseguono anche al nostro Corner in piazza Trento e Trieste.”

Si rinnova l’appuntamento con il Premio per il giornalismo d’inchiesta Anna Politkovskaja che quest’anno sarà assegnato al giornalista turco Can Dündar, distintosi per le sue coraggiose inchieste sul coinvolgimento diretto della Turchia nella questione siriana e con le rassegne di Mondocinema e di Mondoascolti; al festival anche la mostra del World Press Photo 2017 e la realtà virtuale con Giant, un’installazione nata dall’esperienza personale della regista e co-autrice serba Milica Zec, che fa provare l’esperienza della guerra e un autentico programma parallelo per bambini, con oltre 12 laboratori.

“È un grande onore e piacere portare per il secondo anno consecutivo a Ferrara, città con una forte tradizione d’arte e cultura, la mostra del World Press Photo all’interno del miglior festival di giornalismo in Italia”, ha commentato il fotoreporter Francesco Zizola, “L’offerta culturale di altissimo livello, che da sempre caratterizza il festival, è la cornice ideale per l’esposizione delle immagini vincitrici del World Press Photo, documenti storici che permettono di rivivere gli eventi cruciali del nostro tempo”.

“Anche quest’anno, la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea è presente al Festival di Internazionale e lo fa nel momento in cui il progetto di europeo riprende quota dopo anni di difficoltà. Il discorso sullo Stato dell’Unione di Jean-Claude Junker traccia le strade da percorrere nei prossimi mesi e tutti gli eventi di Ferrara contribuiranno a un dibattito pubblico sul futuro dell’Europa”, ha dichiarato Beatrice Covassi, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.

Per Paolo Marcolini, di Arci Ferrara, “è grazie al Festival di Internazionale che riusciamo a vedere da vicino e di conoscere le difficoltà ed i rischi che tanti giornalisti ed attivisti corrono per garantire la diffusione di notizie e di informazioni basate su fatti veri e reali, documentati e strappati alla censura di tanti Paesi. Ci piace pensare, infatti, che, ancora una volta, le notizie dal mondo “prenderanno vita” dalle piazze e dalla vie del Centro Storico e che i tanti ospiti internazionali, tra personaggi della politica mondiale, corrispondenti, scrittori, giornalisti, disegnatori, verranno affascinati ed ammaliati dall’accoglienza del Festival e dalla bellezza della nostra Città restituendo con passione informazioni e dettagli su articoli ed inchieste internazionali”

“Il Festival di Internazionale a Ferrara riveste ormai da tempo una grande importanza per l’Università di Ferrara, anche in un’ottica di collaborazione con la città e di un “sistema Ferrara” che respiri, in modo pulsante e dinamico, di cultura, a 360 gradi”, ha dichiarato il Rettore dell’Università di Ferrara, Giorgio Zauli, “Il Festival è un evento che si fonde in modo pienamente armonico con il tessuto cittadino e con la proposta culturale complessiva di una città che vive di cultura e di un Ateneo che si sente con orgoglio nel futuro da sempre. Le sollecitazioni e gli stimoli che ogni anno Internazionale è capace di generare rappresentano inoltre una proposta estremamente attrattiva per la comunità studentesca della nostra Università”.

Per Anna Maria Giordano, di RadioTre, “Cronache, interviste e racconti in diretta; teatro, poesie, fumetti, documentari, campagne, letti e descritti dagli autori; musica e cori sul palco nel cortile del Castello Estense: da Venerdì 29 Settembre a Domenica 1 Ottobre, anche quest’anno Radio3 sarà a Internazionale a Ferrara, per seguire l’undicesima edizione del festival con i microfoni di Radio3Mondo. Tanti gli appuntamenti per gli ascoltatori e per il pubblico del festival, tante le conversazioni sulla Terra e i suoi abitanti, in 5 dirette, in onda e in streaming, e poi in podcast”.

“Per il secondo anno, Radio Radicale sarà media partner del Festival di Internazionale a Ferrara e quest’anno con utili strumenti per chi vorrà seguire molti appuntamenti del Festival e le interviste del back stage”, ha sottolineato il Direttore dell’emittente Alessio Falconio, “Ci saranno a disposizione degli appassionati alcune novità: una postazione fissa nella sala stampa per interviste speciali con importanti ospiti presenti al Festival, rese disponibili in tempo reale su una speciale sessione Festival di Internazionale sul portale RadioRadicale.it; live streaming dei più importanti appuntamenti del Festival, privilegiando quelli in lingua italiana, grazie al supporto in loco dei nostri tecnici; collegamenti quotidiani nei nostri notiziari per raccontare le giornate a Ferrara e i principali appuntamenti; aggiornamenti su Facebook e twitter per cogliere spunti o dare informazioni, in sinergia con il magazine Internazionale. E per ripercorrere il tutto, infine, uno speciale di quasi due ore, la domenica primo ottobre, a partire dalle 22, con il meglio dì delle testimonianze raccolte durante il week-end”.

Quindi, molti i temi da affrontare, confrontandosi con giornalisti provenienti da tutto il mondo.

Internazionale a Ferrara, anche quest’anno, rende protagonista il racconto di una realtà sociale ed economica sempre più complessa, cercando di andare in profondità nel narrare i fatti, nonostante le difficoltà oggettive e la crescente confusione dettata dall’arrivo nefasto delle cosiddette “fake news”.

Download: Programma Festival Internazionale a Ferrara 2017


Marco Mancinelli
PressWeb Editor
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