Campioni del Mondo e di determinazione

luglio 10, 2006

ITALIA FIFA WORLD CUP ITALIA

L’Italia del calcio è Campione del Mondo 2006.
Il sottoscritto aveva 17 anni quando, nel 1982, la mitica nazionale di Bearzot, di Paolo Rossi, di Bruno Conti e di tanti altri immensi campioni si aggiudicò la sua ultima ed indimenticabile Coppa del Mondo, in Spagna. Da allora sono passati ben 24 anni, ma la passione per quello che in molti definiamo come lo sport più bello ed affascinante del mondo è rimasta inalterata, nonostante l’avanzata inarrestabile di interessi che spesso snaturano il senso nobile del calcio, nonostante l’eccessiva pressione che vive l’ambiente del pallone e, soprattutto, nonostante le torbide e vergognose vicende che hanno macchiato di recente l’immagine del Campionato di Serie A (vicende per le quali è DOVEROSO respingere ogni squallido tentativo di colpo di spugna: chi ha sbagliato deve pagare e stop).
Da un evento storico per il nostro movimento calcistico come questo, ritengo si debba apprendere una grande lezione, valida per le nostre professioni, per i nostri progetti, per le nostre ambizioni e, dunque, per noi stessi: è nella determinazione caratteriale che regna sovrana la nostra innata capacità di far fronte alle situazioni più difficili e agli ostacoli più spigolosi. La determinazione, la voglia di fare, lo spirito di sacrificio e il desiderio di mettersi alla prova, nonostante tutto e nonostante tutti: questo deve insegnarci la storica impresa di questi meravigliosi 23 atleti, del loro allenatore e di tutto lo staff.
Polemiche, critiche, pettegolezzi, infortuni, episodi sfortunati, difficoltà soggettive ed oggettive: questi ostacoli si combattono con la determinazione, isolandosi mentalmente dal vuoto chiacchiericcio e dal contesto lamentoso che, a volte, ci si trova a vedere orbitare intorno a noi.
Nella vita, da tutto si può imparare qualcosa di importante: anche dalla vittoria degli azzurri in Germania.

Grazie, Azzurri del Calcio!

Marco Mancinelli
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