Nel settore MarCom, c’è chi merita e chi imbroglia…

marzo 11, 2009
imbroglioni

Nel settore MarCom, c’è chi merita e chi imbroglia…

A volte, in ambiente professionale e nel giro di pochi giorni, è incredibile come si possa avere contatto con persone dalla competenza e della correttezza così diverse.
Senza fare nomi, ho avuto l’immenso piacere di rivedere una straordinaria ex collega e mia grande amica che, dopo alcune esperienze lavorative maturate in ambienti aziendali o pseudo tali che di professionale avevano ben poco, si è rimessa in discussione, si è iscritta a un ottimo master, ne è uscita riportando una valutazione eccellente e che, poi, nel corso degli ultimi quattro anni, step by step, ha intrapreso una carriera di altissimo livello come marketing manager.
Si tratta di una persona estremamente motivata, preparata e che dimostra sempre una costante volontà verso la crescita personale, pur sempre restando saldamente ancorata ai principi della correttezza e dell’amicizia.
Altro discorso, invece, riguarda una sedicente “consulente” aziendale, che, dopo reiterati comportamenti orientati a far passare di sé un’immagine di professionista esperta nel suo settore (ma, in realtà, i suoi sconcertanti e rivelatori strafalcioni sono ormai noti a molti), oltre a tirare fango su terze persone, continua ad arrampicarsi sugli specchi (scivolosi…) per trovare scuse, anche di pessimo gusto, dirette a esonerarla dalle proprie inadempienze.
Come mi faceva notare un mio ottimo collega, le evidenti differenze tra i due soggetti in questione sembrano davvero offrire un quadro di quella che è l’Italia di oggi: c’è chi fa di tutto per impegnarsi a dovere, apportando valore e c’è chi fa di tutto per apportare improvvisazione e marciume.
Il nostro Paese, come noto, sta vivendo una fase congiunturale certamente non florida ed è proprio in periodi come questo che occorrerebbe (anzi, occorre) premiare e incentivare ulteriormente chi merita e riservare, invece, un trattamento esattamente opposto a chi crede di poter operare ricorrendo a volgari mezzucci e alla squallida improvvisazione.

Marco Mancinelli
PressWeb Editor
pressweb@teletu.it

 


La tv in Italia al 2012

marzo 9, 2009

E-Media Institute pubblica oggi i primi dati di una ricerca previsionale sul mercato televisivo italiano e in particolare sul mercato della TV a pagamento.

Mentre i ricavi da inserzioni commerciali cresceranno a ritmi contenuti anche dopo la forte contrazione del 2009, i ricavi derivanti dalle offerte a pagamento (pagamento diretto per abbonamenti e servizi PPV / VoD) cresceranno a un tasso medio annuo del 9,8% per arrivare a raggiungere i 3,8 miliardi di euro al 2012. 

La piattaforma satellitare dominerà il mercato, seguita dalle offerte veicolate su Digitale Terrestre che dovrebbero poter raggiungere circa 4,5 milioni di utenti alla fine del 2012.

Delicato ma sfidante il ruolo della IPTV, che potrebbe uscire dal lungo periodo di stagnazione e trovare un ruolo come piattaforma di integrazione fra la TV gratuita (Free to Air) e la TV a pagamento. Tuttavia per il 2009 non sembrano esserci prospettive per un decollo rapido del mercato. Intanto, mentre si definiscono le caratteristiche del mercato della televisione su televisore crescono, per ora in maniera disordinata e senza chiari modelli di business, le offerte audiovisive via Internet-Web che troveranno prima o poi uno sbocco su piattaforme di consumo diverse dal Personal Computer.
E-Media Institute pubblica oggi  la nuova edizione della mappa Digital TV Channels in Italy, un documento utile e importante per comprendere la composizione dell’offerta dei canali digitali ricevibili sul mercato nazionale. I canali generalisti, quelli di sport e di intrattenimento (prevalentemente film / fiction)  sono i più numerosi, mentre si registra un forte incremento dei canali dedicati ai pubblici più giovani e una riduzione dei canali adult-only offerti gratuitamente via satellite. In totale, i canali offerti a pagamento sono 179 mentre quelli in chiaro 219 (il 55% del totale).

La mappa può  essere scaricata direttamente dal sito di E-Media Institute al seguente link: 

DIGITAL TELEVISION CHANNELS IN ITALY