Write to PressWeb__Ad ognuno le sue competenze?

Ciao, PressWeb.
Lavoro come consulente grafico ed editoriale per la realizzazione di cataloghi, house organs, brochures e newsletters aziendali. Faccio questo questo lavoro da diversi anni e ho avuto la possibilità, grazie anche alla collaborazione con colleghi più esperti, di accrescere la mia professionalità. Vengo al punto, al punto dolente.. Da più di un anno, svolgo parte del mio lavoro presso una società di servizi ubicata nell’hinterland milanese. Ogni volta che mi occupo della stesura dei testi relativi ad un paio di house organs di aziende clienti, mi accorgo che ciò che ho scritto viene fatto leggere praticamente a tutte le persone che lavorano negli uffici, comprese a quelle che hanno incarichi commerciali o amministrativi. Molto spesso, alcuni passaggi dei miei testi vengono modificati senza minimamente interpellarmi. La cosa grave è che, almeno un paio di volte, le modifiche ai miei testi si sono rivelate errate nei contenuti e nell’esposizione. Secondo i responsabili della società, è bene che anche altri vedano ciò scrivo, perché “essendo ancora giovane potrei incorrere in errori che è meglio evitare”. Ciò è offensivo, ho 30 anni e lavoro da 10, faccio questo lavoro come libero professionista da 5, diversi clienti mi hanno dimostrato la loro stima e questi si permettono di trattarmi così? C’è una logica in tutto questo? Un grazie per la tua risposta.

“Mister Hall” 

Caro “Mister Hall”,

no, ritengo che non ci sia una vera logica alla base del comportamento dei tuoi colleghi di progetto, almeno non una logica degna di questo nome. Il problema centrale è insito nella struttura con la quale stai collaborando: prevalentemente, essendo solo “aggregatori” di testi e di foto per la realizzazione di varia documentazione aziendale e non avendo una vera competenza in materia di scrittura, probabilmente, sono persone alquanto insicure di ciò che può venir redatto dall’interno del loro team, perché scrivere non fa un gran che parte del loro background professionale. Questo li porta a far visionare i tuoi testi a tutti, magari anche al fattorino di passaggio… Quanto racconti mi fa venire in mente una frase detta da un mio carissimo amico, un avvocato che, da tempo, lavora negli States: in Italia, manca troppo spesso il rispetto per il lavoro degli altri. Il tuo caso è un esempio lampante: fai il tuo lavoro da anni, sei già stato gratificato da diversi clienti e, ora, lavori a fianco di persone che, nei fatti, tengono e mantengono un comportamento irrispettoso nei riguardi tuoi e della tua professionalità. Il vero problema, comunque, non riguarda te, ma pare proprio che riguardi loro, in quanto è il loro comportamento che cozza tremendamente contro le regole basilari del lavoro in team e della conseguente suddivisione delle competenze. Una cosa simile, in passato, accadde anche al sottoscritto e la ricetta migliore da applicare è “non ti curar di loro ma guarda e passa” (a qualcosa di meglio). Insomma, nel tuo caso, tutti mettono e vogliono mettere becco su tutto: certi vizietti sono duri a morire… La piega che ha preso la faccenda è roba da dinosauri (e che non si offendano gli spiriti degli antichi lucertoloni).


Marco Mancinelli
PressWeb Editor
pressweb@teletu.it  

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